INGREDIENTI

  • Cavolfiore: 580 g

  • Patate: 250 g

  • Farina di riso: 50 g

  • Olio extra vergine d’oliva: 1 giro abbondante

  • Sale marino: 1 cucchiaino abbondante

  • Lievito alimentare in fiocchi: 2 cucchiai colmi

  • Pepe nero macinato: 1 spolveratina

  • Rosmarino fresco o secco: q.b.

  • Prezzemolo fresco: qualche foglia

  • Farina 0 per la pastella 50 g

  • Acqua per la pastella: 100 g

  • Sale fino per la pastella: ½ cucchiaino

  • Pangrattato di riso per la panatura: 100 g

  • Sale fino per la panatura: 1/2 cucchiaino

  • Pepe nero macinato per la panatura: 1 pizzico

  • Erbe aromatiche secche per la panatura: q.b.

  • Olio per frittura

PROCEDIMENTO

  1. In due pentole distinte portare a bollore dell’acqua salata.
  2. Pelare le patate, tagliarle a pezzi e cuocerle in una delle due pentole finché diventano morbide (circa 30 minuti). Quando pronte, lasciarle intiepidire.
  3. Mondare il cavolfiore, rimuovere il gambo (che può essere usato in altra preparazione) e cuocere le cime nell’altra pentola finché diventano morbide (circa 15 minuti). Quando pronte, lasciarle raffreddare.
  4. In una ciotola capiente, unire il cavolfiore, le patate, la farina di riso, le erbe aromatiche, l’olio extra vergine d’oliva, il sale, il pepe e il lievito alimentare in fiocchi.
  5. Ottenere un impasto morbido, ma sodo, cui dare forma cilindrica o sferica.
  6. Posizionare le crocchette su una teglia o un piatto ricoperto di carta forno per non farle appiccicare.
  7. In un piatto fondo preparare la pastella unendo tutti gli ingredienti.
  8. In un altro piatto fondo unire gli ingredienti per realizzare la panatura.
  9. In un pentolino dai bordi alti versare l’olio per frittura e portarlo a calore.
  10. Predisporre una teglia foderata di carta assorbente vicino al piano cottura.
  11. Ora immergere le crocchette una a una nella pastella e poi nella panatura.
  12. Trasferirle nell’olio bollente poche alla volta e friggerle fino a doratura.
  13. Scolarle e collocarle sul piatto con carta assorbente.
  14. Servirle ben calde.

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