Per coloro che scelgono un’alimentazione veg* i periodi festivi possono essere fonte di critiche, discussioni e prese in giro. C’è chi lo affronta in modo sereno e chi invece rimane più scottato da certe provocazioni, sta di fatto che durante quei giorni almeno una battuta “non sai cosa ti perdi” uscirà con estrema leggerezza dalla bocca di qualcuno.
La Pasqua è una buona occasione che offre l’opportunità alle famiglie di riunirsi, creare bei ricordi e scattare foto indimenticabili. Probabilmente, ognuno di noi conserva un vivido ricordo di tavole imbandite con mille pietanze, tra cui l’agnello, indiscusso protagonista della Pasqua. L’agnello rappresenta un simbolo religioso sacrificale, associato all’immagine del Messia come “l’agnello di Dio”. Questo simbologia è arrivata sulle nostre tavole, e se un tempo era un lusso di pochi oggi è alla portata di tutti.
Perché scegliere una Pasqua Veg*?
L’agnello è il cucciolo di pecora che generalmente viene mandato al macello durante le prime settimane di età, intorno ai 22 giorni di vita, ovvero in quei primi giorni nel quale l’animale riceve quotidianamente le poppate di latte dalla madre. In Italia vengono macellati oltre 2.199.832 di agnelli ogni anno, e solo 381.762 sono quelli destinati alla Pasqua. Questo dovrebbe essere abbastanza per farci riflettere.
Ma ecco qualche informazione aggiuntiva sul perché scegliere di non mangiare carne
Oltre all’argomento della sofferenza animale, molte persone scelgono un’alimentazione sempre più vegetale per motivi ambientali. L’agricoltura utilizzata per l’allevamento ha un grande impatto ambientale. Soprattutto per i bovini e pollame che si nutrono di soia, infatti, oltre il 77% della soia serve agli allevamenti intensivi e non viene destinata alla produzione di alimenti per il consumo umano, che conta solo il 7% del totale.
Come sopravvivere alla Pasqua?
Semplice, prepara qualcosa di sfizioso e home-made. Oppure se sei pigro o non sei un grande chef, oggi puoi confidare nel supermercato e acquistare, anche all’ultimo minuto, una delle tantissime alternative plant-based che si trovano in commercio. Il nostro consiglio è quello di condividere con serenità la tua scelta alimentare. Un’ottima arma per sconfiggere gli attriti è sicuramente la benevolenza e la gentilezza. Perché la Pasqua, come tutte le festività, è un’occasione per riunire e condividere e mai dividere.
Per essere tutti sereni a Pasqua evitiamo lo scontro diretto con chi non condivide la nostra idea: rispettiamo tutti come noi vorremmo essere rispettati. Rispondete con un sorriso alle provocazione e gustatevi la vostra Pasqua veg* seminando amore e non polemica, e se vi capita, offrite il vostro pranzo agli scettici, resteranno di stucco nel provare qualcosa di alternativo ma sicuramente gustoso.
Ultima, ma non per importanza, vorremmo aggiungere una citazione della Presidente dell’Associazione Vegetariana Italiana, Carmen Nicchi Somaschi, che una volta disse “non sono i veg migliori degli altri ma la scelta vegetariana che migliora il mondo” una frase semplice e chiara che sicuramente potrà far riflettere qualsiasi persona a prescindere dalla propria scelta alimentare.
Firma: Nadia B.